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Via Roma N°34
83050 Villamaina (AV)
© 2020 Maiorano Ingegneria
Montella (AV)
TIPOLOGIA INTERVENTO: Realizzazione di sistema epossidico autolivellante
LOCALITA' CANTIERE: Montella (AV)
LAVORI DI POSA DEL SISTEMA COMINCIATI E TERMINATI NELL'ANNO: 2020
IMPRESA ESECUTRICE: EUROPARQUET
COMMITTENTE: Arti Grafiche 2000
COORDINATORI MAPEI: Ing. Giovanni Maiorano, Arch. Luca Velardo
DETTAGLI DELL'INTERVENTO:
- Realizzazione di sistema epossidico autolivellante ad alto contenuto di solidi
Realizzazione di sistema epossidico autolivellante
Le pavimentazioni in resina e a base cementizia hanno ormai una tradizione consolidata nell’attuale mondo delle costruzioni, sia per quanto riguarda l’edilizia industriale che quella commerciale, fino al settore dell’edilizia privata e dell’arredo urbano e interessano, in maniera diversificata, tutti i tipi di ambienti: dai sistemi altamente meccanizzati dell’industria, agli ospedali, ai supermercati, fino agli ambienti civili, pubblici o privati, come show-room, negozi e abitazioni.
Nel settore delle pavimentazioni continue Mapei ha sviluppato una gamma di sistemi tecnologicamente avanzati che propongono, per le specifiche esigenze del cliente, soluzioni pratiche, efficienti, dalla rapida realizzazione, con indiscussi vantaggi in termini di funzionalità, resistenza, durabilità ed aspetto estetico. In particolare le varie soluzioni per pavimentazioni di cui fanno parte Mapefloor System, gamma completa di sistemi resinosi, e Ultratop System, specifica selezione di formulati di matrice cementizia, consentono di realizzare superfici che soddisfano sempre anche particolari e specifiche richieste dell’utente finale in termini di igienicità, sostenibilità, creatività, esclusività, comfort e benessere nei più svariati ambienti.
Il portafoglio delle pavimentazioni in continuo Mapei si articola, infatti, in una vasta gamma di soluzioni che si diversificano in numerose varianti a seconda del tipo di applicazione, dello spessore e della tipologia di formulato impiegato con un’infinita scelta di colorazioni, di tonalità e di effetti estetici in grado di rendere le superfici uniche e idonee all’uso richiesto dall’utilizzatore finale.
Quello oggetto del lavoro eseguito è un sistema epossidico autolivellante (MAPEFLOOR SYSTEM 33), ad alto contenuto di solidi in uno spessore compreso tra 2 e 4 mm.
PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI
1. Caratteristiche del sottofondo
Prima di procedere all’esecuzione del ciclo MAPEFLOOR SYSTEM 33, è necessaria un’attenta ed approfondita analisi del supporto su cui sarà posato il rivestimento. Il massetto in calcestruzzo di sottofondo deve essere solido, compatto, resistente, sano, pulito, adeguatamente dimensionato per sopportare i carichi statici e dinamici previsti nelle condizioni di esercizio. La planarità deve essere quella definita dalle esigenze di utilizzo. Per la buona riuscita del lavoro occorre verificare che: • Il sottofondo non abbia rugosità superiori a 0,5 mm. • Sul sottofondo non vi sia presenza di materiali che potrebbero impedire l’adesione del successivo rivestimento quali: – lattime di cemento; – polvere, parti in distacco o non aderenti; – cere protettive, prodotti stagionanti, paraffine, efflorescenze; – macchie di olio o strati di resina sporchi; – residui di vernici o di prodotti chimici. Qualsiasi altro inquinante che possa compromettere l’adesione del rivestimento stesso deve essere rimosso prima dell’inizio delle lavorazioni. Se il supporto risulta essere inquinato da questi elementi occorre necessariamente eseguirne la preparazione mediante azioni specifiche. Contattare eventualmente il nostro servizio di Assistenza Tecnica. • La resistenza allo strappo del supporto sia maggiore di 1,5 MPa. • Il contenuto massimo di umidità del supporto sia pari al 4% e vi sia un’adeguata barriera a vapore o comunque non vi sia risalita capillare di umidità (test del foglio di politene secondo ASTM); se ciò non fosse verificato, utilizzare MAPEFLOOR SYSTEM 53 in quanto l’impiego di MAPEFLOOR SYSTEM 33 potrebbe dare origine a fenomeni di distacco e/o a formazione di bolle. Se sono soddisfatte le caratteristiche sopra esposte, il sistema MAPEFLOOR SYSTEM 33 può essere applicato su pavimentazioni industriali in calcestruzzo, massetti cementizi tradizionali o modificati con polimeri, massetti a ritiro controllato come MAPECEM o TOPCEM, vecchie marmette in cemento e pavimentazioni in ceramica, se specificatamente preparate.
2. Preparazione del sottofondo
Un’appropriata preparazione della superficie è indispensabile per assicurare un’ottima applicazione e garantire le migliori prestazioni al ciclo epossidico MAPEFLOOR SYSTEM 33. Il metodo di preparazione più indicato è la pallinatura o, in alternativa, la molatura con mole diamantate e la successiva aspirazione delle polveri. Sono sconsigliati i metodi chimici come i lavaggi con acidi o metodi di percussione aggressiva che potrebbero danneggiare il sottofondo. Eventuali difetti quali buchi, vaiolature, fessurazioni ecc., devono essere riparati utilizzando EPORIP, PRIMER SN o MAPEFLOOR I 300 SL a seconda della larghezza e della profondità dei difetti e delle lesioni. Qualora fosse necessario effettuare il consolidamento del supporto, impiegare PRIMER MF o PRIMER EP (la scelta è in funzione delle porosità presenti da cui dipende anche il consumo). Se sulla pavimentazione sono presenti grossi avvallamenti o zone fortemente degradate, queste andranno preventivamente ricostruite mediante MAPEFLOOR EP 19, malta epossidica tricomponente, utile anche per la ricostruzione dei giunti ammalorati. La mancata osservanza di queste condizioni comporta un lavoro di scarsa qualità.
3. Verifiche preliminari all’applicazione
Accertarsi che siano state eseguite le verifiche di cui al punto 1 “Caratteristiche del sottofondo” e che tutte le operazioni indicate al punto 2 “Preparazione del sottofondo”, siano state eseguite correttamente. La temperatura ambiente deve essere superiore a +8°C (idealmente +15°C ÷ +25°C) e la temperatura del sottofondo di almeno 3°C sopra il punto di condensa.
4. Preparazione ed applicazione dei prodotti
Attenersi alle modalità di preparazione descritte nelle schede tecniche dei singoli materiali che costituiscono il ciclo applicativo: PRIMER SN e MAPEFLOOR I 300 SL.
Rivestimento autolivellante 2-4 mm
• Primer (PRIMER SN)
Versare il componente B nel componente A, e mescolare con trapano, munito di asta elicoidale, a basso numero di giri fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungere, sotto continua agitazione, circa il 20% in peso di QUARZO 0,5 alla miscela appena preparata e rimescolare per qualche minuto avendo cura di ottenere un composto omogeneo. Versare il prodotto così preparato sulla pavimentazione da rivestire e distribuirlo omogeneamente ed uniformemente mediante spatola americana o racla liscia. Quando il prodotto è ancora fresco, procedere alla semina, non a rifiuto, di QUARZO 0,5 (circa 0,7÷1 kg/m²). Qualora, dopo la prima mano di primer, la superficie risultasse ancora porosa, non compatta, o presentasse microfori a causa di un supporto molto assorbente, sarà necessario eseguire un’ulteriore rasatura con PRIMER SN, come precedentemente descritto, fino a completa eliminazione delle porosità. Nel caso in cui le porosità non fossero sigillate, infatti, potrebbero verificarsi dei microfori e dei difetti sulla finitura di MAPEFLOOR I 300 SL. Ad indurimento avvenuto di PRIMER SN, rimuovere la sabbia in eccesso con aspiratore industriale.
• Rivestimento autolivellante (MAPEFLOOR I 300 SL)
Versare tutto il componente B nel contenitore del componente A, aggiungere il colorante in pasta MAPECOLOR PASTE in ragione di circa l’8-9% in peso, e mescolare con trapano, munito di asta elicoidale a basso numero di giri, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungere, sotto continua agitazione, QUARZO 0,25 fino a un rapporto di 1:1 in peso, alla miscela appena preparata e rimescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Versare MAPEFLOOR I 300 SL così preparato sulla pavimentazione da rivestire e distribuire in modo uniforme ed omogeneo mediante l’utilizzo di spatola americana o di una racla dentata con dente a “V“. Passare immediatamente il rullo frangibolle sul prodotto ancora fresco onde favorire la completa eliminazione dell’aria inglobata durante la fase di miscelazione del prodotto.
5. Indurimento e transitabilità
Il rivestimento MAPEFLOOR SYSTEM 33, ad una temperatura di +25°C, risulta essere pedonabile dopo 16 ore, leggermente sollecitabile dopo 1-2 giorni, pienamente sollecitabile ad indurimento completo che avviene in ca. 7 giorni. Temperature inferiori allungano i tempi di indurimento e di transitabilità del rivestimento.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Una regolare pulizia e manutenzione aumenta la durata del pavimento trattato, ne migliora l’aspetto estetico e riduce la tendenza a trattenere lo sporco. In generale le pavimentazioni realizzate con MAPEFLOOR SYSTEM sono facilmente lavabili con detergenti neutri o alcalini diluiti in acqua in concentrazioni dal 5 al 10%. Per la manutenzione è disponibile MAPEFLOOR KIT MANUTENZIONE che comprende la cera metallizzata MAPELUX LUCIDA, il decerante MAPEFLOOR WAX REMOVER ed il detergente per uso quotidiano MAPEFLOOR CLEANER ED. Nel caso in cui MAPEFLOOR SYSTEM 33 venga applicato per usi civili, si consiglia la ceratura con MAPELUX LUCIDA o MAPELUX OPACA, specifiche cere metallizzate.
Adesivo epossidico bicomponente, esente da solventi, per riprese di getto e per la sigillatura monolitica delle fessure nei massetti.
Primer epossidico bicomponente fillerizzato.
Formulato epossidico bicomponente multiuso di colore neutro per pavimentazioni industriali fino a 4 mm di spessore.
Finitura poliuretanica alifatica bicomponente, trasparente o colorata, idrodispersa opaca.
Sabbie di quarzo lavate ed essiccate a forno da utilizzarsi con resine epossidiche e poliuretaniche
Sistema per la colorazione del prodotto MAPEFLOOR I 300 SL.
MAPEFLOOR CLEANER ED
Detergente sgrassante per pavimentazioni in resina
MAPELUX OPACA
Cera metallizzata opaca a doppia reticolazione ad alta resistenza.
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